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Informazioni su ARBUS (Da Wikipedia, l'enciclopedia libera) con l'aggiunta di elementi complementari
BREVI ACCENNI GEOGRAFICI E STORICI
ARBUS, cittadina del medio campidano è situata nella parte sud-
ARBUS e i suoi monti
LE ORIGINI DEL NOME
Non è dato sapere quali siano le origini del nome ARBUS:
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Al riguardo Pietro Vidal nelle sue opere attribuisce proprio al villaggio il nome di ALBUS e nomina i suoi abitanti "albesi";
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PREISTORIA
Sulla presenza dei primi abitanti della Sardegna e specificatamente nella zona di Arbus, appare interessante la scoperta di due scheletri umani, battezzati dai ricercatori, Beniamino e Amanda, ritrovati in periferia in località S'Omu e s'Orku, i quali, risalirebbero a circa 8.000 anni fa, durante il periodo Neolitico. Nel 2011 in località Su Pistoccu, nella Costa Verde è stato ritrovato uno dei più antichi scheletri umani. Lo scheletro, ribattezzato Amsicora, sembra appartenere ad un essere umano vissuto in epoca ancora più remota, ossia durante il periodo di transizione tra il Neolitico e il Mesolitico, 10.000-
Nel periodo nuragico, durante l'età del bronzo, vennero edificati vari nuraghe e tombe dei giganti, i cui resti sono ancora oggi osservabili.
Amsicora -
LA FONDAZIONE DEL CENTRO
La data esatta della fondazione di ARBUS non è nota: nell’antichità, il paese si presentava strutturato in diversi villaggi tra cui Santu Domini, Santa Sofia, Bidda Zei, Bidda Erdi, Villa Babari, Funtana Atza, Cilirus, presso Flumentorgiu, "Villa Jaca" e altre piccole località ma col tempo, a causa dei numerosi attacchi via terra e via mare di Saraceni e Aragonesi i diversi abitanti confluirono in un unico centro abitato. A dimostrazione di questo infatti fu proprio il rione Conch'e Mallu ad essere il primo centro cittadino, poiché colle più alto e meno attaccabile, fino poi a svilupparsi verso la vallata più in basso.
Secondo un'altra ipotesi, il nucleo originario del villaggio di ARBUS sarebbe da localizzare in prossimità della Chiesa parrochiale di San Lussorio, allora patrono di Arbus, demolita decine di anni fa unitamente all'adiacente cimitero, dall'amministrazione comunale per ricavarne una piazza pubblica. È storia recente, primi anni duemila, che in prossimità di tale sito, durante la ristrutturazione dei locali, adibiti a mercato civico, sottostanti alla piazza, sia stato rinvenuto un insediamento risalente, secondo le prime notizie, ad epoca punica e romana.
ARBUS E LE MINIERE
L’intrusione granitica ercinica ha favorito la formazione di giacimenti minerari piombo-
NARACAULI -
costruita nel 1872 -
In seguito all'ampliamento delle vicine miniere di Montevecchio e Ingurtosu e alla manodopera richiamata da diverse parti della Sardegna, nel 1901 ARBUS con 6470 abitanti era uno dei paesi più grandi della diocesi di Ales. L'ulteriore sviluppo delle attività estrattive avvenuto nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale portò la popolazione a metà del 1900 a superare i 10.000 abitanti, ridottisi poi drasticamente in seguito alla crisi delle miniere e alla definitiva chiusura degli impianti.
Il XX secolo si è chiuso con un lento declino del numero di abitanti, vista la chiusura degli impianti minerari nella costa, passando dai 10.100 ai poco più di 6.000 abitanti. Ma nuove prospettive vengono offerte all'economia del paese dalla valorizzazione delle coste che lambiscono ad ovest il territorio comunale. Si pensa che possa costituire la risorsa primaria per la nascita di una solida industria turistica in grado di risolvere i gravi problemi occupazionali.
EVOLUZIONE DEMOGRAFICA -
ARBUS E IL MARE
ARBUS è anche nominata per il mare. La fascia costiera si estende per circa 47 km di lunghezza, da Capo Frasca a nord, fino a Capo Pecora a sud. Nel mezzo troviamo le località marine di: PISTIS, TORRE DEI CORSARI,TUNARIA, GUTTURU 'E FLUMINI, COSTA VERDE, PISCINAS e SCIVU. Le loro spiagge di color giallo ocra sono tra le più belle e invitanti dell’Europa. Chi si annoia a stare disteso al sole, può dilettarsi nella pesca o praticare attività sportive come il surf. Molto rinomata è la spiaggia di PISCINAS, situata in una zona isolata e di grande bellezza naturalistica. Qui troviamo uno dei pochi DESERTI esistenti in Europa, con dune sabbiose che si addentrano all’interno per parecchi km e raggiungono un'altezza di 100 m circa, ovvero le dune più alte d'Europa.
In certi periodi si possono vedere i cervi che si spingono sino al mare e nel mese di giugno, le tartarughe marine che depongono le loro uova. Durante le immersioni, si possono notare anche tracce del relitto di una nave inglese che, carica di piombo e armata di un cannone, riposa tra la sabbia da qualche centinaio di anni
Lo spiaggione di Torre dei Corsari, sullo sfondo Pistis Le dune di Torre dei Corsari
Lo spiaggione di Piscinas. Al centro dell'immagine "l'hotel le Dune " duna di Piscinas, sullo sfondo due specchi di mare
Sullo sfondo, in lontananza, capo Pecora, raggiungibile
via mare o percorrendo la strada che conduce a Buggerru
La lunga distesa sabbiosa di Scivu la spiaggia di Scivu in Estate e suoi bagnanti
Rappresentazione grafica del percorso per raggiungere le località marine di ARBUS
CULTURA -
Tra le numerose feste sacre l'evento più importante è la festa di SANT'ANTONIO DI PADOVA che si svolge ogni anno nel mese di giugno e dura quattro giorni consecutivi (dal primo sabato dopo il 13 giugno al martedì successivo). Durante la festa di Sant'Antonio da Padova si svolge una processione che percorre circa 33,6 km, accompagnata da gruppi in costume sardo dei paesi vicini, cavalieri bardati a festa, dalle tradizionali TRACCAS. La processione ha inizio ad Arbus il sabato mattina, attraversa il centro abitato di Guspini e giunge fino alla frazione di Sant'Antonio di Santadi, a 3 km dalla spiaggia di Pistis, dove i festeggiamenti proseguono la domenica e il lunedì. Il martedì il simulacro effettua il percorso inverso e i festeggiamenti terminano la notte ad Arbus, con l'arrivo del simulacro del santo, salutato con uno spettacolo pirotecnico.
LA FESTA DI SANT'ANTONIO DI PADOVA
Il simulacro di Sant'Antonio e Il cocchio trainato dai buoi Le Traccas che accompagnano il simulacro fino alla chiesetta di S.Antonio di Santadi
il simulacro del santo accompagnato da una folla di fedeli seguito dalle traccas che restano a debita distanza per motivi di sicurezza
Altre feste sacre
SANT'ANTONIO ABATE con l'accensione del falò rionale il 17 gennaio. Il 19 gennaio inizia la festa in onore del SANTO PATRONO SAN SEBASTIANO con l’accensione dei falò seguita l’indomani dalle sobrie celebrazioni. A fine maggio, la mattina dell’ultima domenica, viene festeggiata NOSTRA SIGNORA D’ITRIA. Il simulacro della Beata Vergine viene portata in processione fino alla chiesetta campestre a lei consacrata, fa rientro ad Arbus la sera al tramonto, salutata con uno spettacolo pirotecnico. Ad agosto viene festeggiato SAN LUSSORIO che per modalità si avvicina a quella di Sant'Antonio.
INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
La cittadina viene attraversato dalla Strada Statale 126 che lo collega a GUSPINI e FLUMINIMAGGIORE. Il tratto della statale compreso nell'abitato è lungo 3 km, suddiviso in 3 vie (via Costituzione, via Repubblica e via Libertà).
Altra strada che collega la cittadina con i centri abitati è la provinciale 67 che da ARBUS porta a GONNOSFANADIGA.
Il trasporto pubblico urbano e i collegamenti con le varie zone del sud Sardegna sono assicurati dall'ARST.
Colgo l'occasione per ringraziare pubblicamente i collaboratori:ANDREA MADEDDU (ARBUS)per la concessione delle foto sopra pubblicate riguardante la festa di Sant'Antonio e quella di monte Arcuentu; MATTEO SABA (IGLESIAS) ideatore e progettista della grafica e GIANNI DELUGAS (OROSEI) per la consulenza e assistenza post-