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LE LEGGENDE
la leggenda legata ad ARBUS
Su predi sconcau -
Oggi si narra che il prete esca di notte per custodire il suo tesoro vagando intorno alla sorgente di "Luzifuru" con in mano un lampioncino rosso.
su predi sconcau ( Pura fantasia )
La croce di Genneruxi
Questa leggenda spiega perché, nella località chiamata Genneruxi (passo della croce), c'è una croce. Nell'antichità, quando venne istituita la proprietà privata, i sindaci di Arbus, Gonnosfanadiga e Guspini si diedero appuntamento a Genneruxi per definire i confini dei propri territori in modo da avere tutti lo sbocco al mare. L'astuto sindaco di Guspini, invece di tener fede all'impegno preso con i colleghi, qualche giorno prima dell'appuntamento recintò dei terreni. Quando arrivarono a cavallo i sindaci di Arbus e Gonnosfanadiga, trovarono i confini già stabiliti. Il raggiro non piacque. Non contento dell'imposizione, il sindaco di Arbus, cercò di tornare sugli accordi originari. Scaturì subito un'accesa discussione che terminò con l'uccisione del sindaco di Guspini. La leggenda vuole che la croce simboleggi questo avvenimento.
Le leggende legate al monte Arcuentu: la leggenda del tesoro e la leggenda di luxia arrabiosa.
Secondo la prima, questo monte ospiterebbe un tesoro nascosto, il quale sarebbe destinato ad essere trovato solo da una giovane coppia di futuri sposi. I due dovrebbero salire il monte il giorno precedente le nozze a mezzanotte, l’ora in cui apparirebbe una strega su un carro. Vendendo la loro anima al diavolo, i fidanzati otterranno dalla strega i suggerimenti necessari per accedere al luogo dove il tesoro è sepolto.
La seconda leggenda, invece, narra di una giovane che viveva nel paese di Guspini, di nome Luxia. Ella ebbe la sfortuna di essere notata da un signorotto che comandava il paese, il quale la voleva in sposa. Luxia rifiutò e lui ordinò che la giovane venisse fatta murare viva. La fanciulla venne portata a monte Arcuentu e qui seppellita con un telaio d’oro e ad altre ricchezze. Ma affinché nessun cavaliere si avvicinasse a lei e al tesoro, il signorotto fece porre delle caldaie piene di vespe.
Ancora oggi questa leggenda vive, grazie a dei pastori che, avventurandosi sul monte Arcuentu, dichiarano di sentire cantare la giovane, mentre tesse col suo telaio, durante la notte.
MURA DEL CASTELLO DI MONTE ARCUENTU
con la sovrapposizione della fantomatica immagine di LUXIA mentre tesse col suo telaio ( fantasia ).